COS’È E COME PREVENIRLA

L’influenza è una patologia virale che infetta le  vie respiratorie (naso, gola, polmoni) ed ha il suo picco stagionale nei mesi freddi dell’anno. Durante tale periodo circolano anche altri virus come: Adenovirus, Rhinovirus, virus sinciziale respiratorio che provocano una sintomatologia molto simile all’influenza ed a volte quasi indistinguibile.

La misura più efficace per prevenire l’influenza, sia per il singolo che per la collettività, è la vaccinazione. In base all’Accordo del 1° agosto 2019 della Conferenza Stato-Regioni sul documento Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2019-2020, il Ministero ha diramato, anche quest’anno, le raccomandazioni sull’impiego del vaccino antinfluenzale. Oltre alla vaccinazione, si raccomandano anche misure di protezione personali non farmacologiche, utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza:

  • l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante da starnuti e colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto)
  • il lavaggio frequente e accurato delle mani.

Altro obiettivo della campagna, oltre alla promozione della vaccinazione, è quello di raccomandare il corretto uso degli antibiotici, ai quali NON SI DEVE RICORRERE in caso di infezioni virali come l’influenza. Anche la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva di Foggia ha avviato una campagna denominata #IOMIVACCINO al fine di sostenere e diffondere il corretto ricorso alla vaccinazione. Ricordiamo inoltre che per usufruire del vaccino GRATUITO è sufficiente recarsi dal proprio medico di famiglia e farne richiesta entro la fine di dicembre 2019.

QUALI SONO I SINTOMI PIÙ FREQUENTI?

Il tempo d’incubazione, ossia il periodo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni, è variabile da uno a quattro giorni mentre i sintomi più facilmente riscontrabili sono: febbre alta ad esordio improvviso, tosse secca e stizzosa, mal di testa, stanchezza e debolezza, brividi, dolori muscolari e articolari (sensazione di “ossa rotte”), dolori addominali, diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini), mal di gola, naso congestionato e starnuti, perdita di appetito, difficoltà a dormire. Una sintomatologia simile viene palesata anche in caso di raffreddore che però viene causato da un ceppo virale diverso, un utile elemento di diagnosi differenziale è che nel raffreddore il soggetto paleserà soprattutto congestione nasale, lacrimazione frequente e tosse mentre l’influenza provoca molto spesso sintomi febbrili ed osteo-articolari più marcati.

QUALI SONO LE COMPLICANZE POSSIBILI?

Anche se in genere l’influenza non ha gravi conseguenze, negli individui più deboli come gli anziani e i bambini può indurre complicanze anche gravi; ad esempio: sinusiti, otiti (soprattutto nei bambini), polmoniti batteriche, disidratazione, peggioramento di malattie preesistenti, per esempio malattie croniche dell’apparato cardio-vascolare o respiratorio.

NB. È necessario chiamare il medico di famiglia soprattutto in caso di patologie croniche pre-esistenti o donne in gravidanza; il vostro medico deciderà come trattare la patologia e se sia necessario effettuare eventuali approfondimenti.

COME SI TRASMETTE?

L’influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera:

  • diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata)
  • indiretta (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).

TERAPIA

Nella maggior parte dei casi si punta sulla terapia sintomatica, con l’utilizzo di analgesici o antinfiammatori al fine di alleviare i sintomi provocati dal virus influenzale: mal di testa, dolori osteo-articolari, tosse etc… L’antibiotico NON DEVE essere usato poiché non ha effetti su patologie di origine virale ma agisce solo su infezioni batteriche. Altre indicazioni utili sono: bere molta acqua ed usare farmaci mucolitici (per facilitare la fluidificazione dei muchi), riposarsi il giusto numero di ore, umidificare l’ambiente (evitando di far ricorso ai termosifoni per troppo tempo), evitare di uscire di casa e contagiare altre persone. Le linee guida consigliano di uscire di casa e riprendere le normali attività almeno 24 ore dopo la scomparsa della febbre (senza ricorso ad antipiretici come la Tachipirina).

Per approfondimenti sui falsi miti che accompagnano l’influenza e soprattutto la profilassi vaccinale vi consigliamo di consultare direttamente il sito del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioContenutiInfluenza.jsp?lingua=italiano&id=5080&area=influenza&menu=vuoto