CHE COS’È
Il Coronavirus é una tipologia di Virus ad RNA che assieme ai rhinovirus, ai virus influenzali e para-influenzali risulta essere il principale responsabile del comune raffreddore. È stato denominato dall’OMS “COVID-19” (per abbreviazione di Corona-Virus-Disease-2019) il ceppo osservato nel dicembre 2019 in Cina nella città di Whuan appartenente alla provincia di Hubei. Lo studio di alcuni ricercatori del Campus Biomedico di Roma ha confermato le prime ipotesi sull’origine del virus: il COVID-19 è nato dai wet-market cinesi (mercati in cui si vendono animali ancora vivi e risulta esserci facile contaminazione di sangue tra esseri umani ed animali) attraverso una mutazione che ha permesso la trasmissione da alcuni tipi di pipistrello all’uomo.
QUALI SONO I SINTOMI
I sintomi più comuni del COVID-19 sono: febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente.
Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Nel caso in cui si abbiano i sintomi riportati sopra è bene rivolgersi al personale preposto chiamando: il medico di famiglia o il numero 1500 o il numero 112 i numeri verdi regionali (disponibili al seguente link http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5364&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto)
COME SI TRASMETTE IL COVID-19?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva (tossendo e starnutendo)
- contatti diretti personali
- le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate e non ancora lavate bocca, naso o occhi)
- In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
NB. Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
PERCHÈ PREOCCUPA COSÌ TANTO?
Il COVID-19 (e prima di esso la SARS e la MERS) desta preoccupazione per le complicanze respiratorie che provoca in alcuni soggetti con patologie pre-esistenti, con sistema immunitario compromesso ed in alcuni casi anche in buona salute. Dai primi dati epidemiologici si è osservato che degli individui contagiati che risultano positivi al test circa il 50% risulta asintomatico (non presenta alcun sintomo od ha sintomi lievissimi) mentre il 50% risulta sintomatico; dei soggetti sintomatici circa il 10% ha complicanze gravi che sfociano in una insufficienza respiratoria da polmonite virale che necessita di tecniche invasive per la respirazione assistita disponibili solo ed esclusivamente nei reparti di TERAPIA INTENSIVA E RIANIMAZIONE. Da qui la preoccupazione anche della SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) che con apposito comunicato ha dichiarato che in situazione di estrema emergenza le linee guida costringeranno a dover scegliere i pazienti da trattare sulla base delle migliori chance di sopravvivenza. (qui il comunicato: http://www.siaarti.it/News/COVID19%20-%20documenti%20SIAARTI.aspx)
LIMITARE IL CONTAGIO È FONDAMENTALE
Dalle premesse fatte precedentemente risulta evidente come sia di estrema importanza attuare TUTTE LE MISURE NECESSARIE atte a contenere il contagio, poiché numeri troppo elevati di persone malate che avessero necessità delle cure in terapia intensiva risulterebbero ingestibili. Al momento l’Italia conta circa cinque mila posti letto nei reparti di TERAPIA INTENSIVA E RIANIMAZIONE ma un recente atto del governo il DPCM 04/03/2020 ha decretato, assieme alle misure restrittive, l’ampliamento dei posti letto nelle unità di Terapia Intensiva e sub-Intensiva (con aumenti che vanno dal 50% al 100% delle disponibilità attuali)
COME EVITARE DI DIFFONDERE FAKE NEWS?
Durante emergenze come questa, purtroppo, non mancano persone irresponsabili che diffondono notizie infondate o amplificate al fine di instillare panico e confusione. Tra articoli finti, screenshot photoshoppati e audio whatsapp di dubbia fonte, abbiamo assistito ad innumerevoli fake news; per evitare di cadere in questo tranello e di essere complici della diffusione di notizie infondate è sufficiente fare due cose:
- Controllare se una testata giornalistica di portata nazionale o internazionale riporta tale notizia (es. BBC, laRepubblica.it, ilfattoquotidiano.it, ansa.it)
- Controllare sui siti di fact-checking butac.it e bufale.net che prontamente segnalano la veridicità o meno di una notizia
QUALI ISTRUZIONI SEGUIRE
Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno divulgato delle semplici regole per limitare il contagio esponenziale a cui stiamo assistendo in questi giorni. Il tutto è riepilogato nella locandina qui sotto:
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Fonti: http://www.salute.gov.it/
https://www.iss.it/